La ripresa del mattone!
Nel corso degli ultimi anni il settore del risparmio ha subito un processo di trasformazione che ha poi permesso agli operatori di offrire alla propria clientela prodotti e servizi sempre più innovativi in grado di soddisfare la domanda di nuovi prodotti finanziari. Nascono così i fondi di investimento immobiliari che permettono di trasformare investimenti immobiliari in quote di attività finanziarie che a loro volta consentono di generare liquidità senza che l’investitore debba acquisire direttamente un immobile.
Cosa sono i fondi immobiliari?
I fondi immobiliari investono il patrimonio in misura non inferiore ai due terzi in beni immobili, diritti reali immobiliari e partecipazioni in società immobiliari. Ovvero prevedono un diritto al rimborso della quota sottoscritta solo ad una certa scadenza. La durata minima prevista da queste particolari tipologie di investimento finanziario è di 10 anni mentre la massima può arrivare anche i 30. La data di scadenza segna anche il momento in cui il patrimonio verrà distribuito.
Come funziona un fondo immobiliare?
I fondi immobiliari nascono con una dotazione iniziale prestabilita di patrimonio, variabile per effetto delle normali variazioni di valore connesse all’apprezzamento o deprezzamento dei beni. Questo patrimonio viene suddiviso in un numero di quote. La prima fase della nascita di un fondo immobiliare parte con la sua sottoscrizione. Il fondo è infatti quello di raccogliere un determinato ammontare di denaro presso i suoi investitori. Vi è poi una seconda fase, in cui, una volta che il denaro è stato raccolto, il fondo seleziona gli immobili da rilevare. La quotazione in un mercato regolamentato è prevista dalla legge e garantisce al capitale una maggiore liquidabilità.
La ripresa del mattone spinge i fondi immobiliari?
Come viene riportato nel Quotidiano Nazionale, con la ripresa del mattone si sta risvegliando anche l’investimento immobiliare. Nel 2017, scrivono, c’è stato l’anno d’oro per quanto riguarda il risparmio gestito in immobili a livello mondiale, il patrimonio raggiunto alla fine dell’anno quotava 2.830 miliardi di euro, un incremento quindi del 10,4% rispetto all’anno precedente. Per il 2018 l’Italia dovrebbe allinearsi con il resto dell’Europa. Mario Breglia (presidente di Scenari Immobiliari) commenta: << In Italia il patrimonio immobiliare detenuto direttamente dai fondi è di 58 miliardi, compresi gli investimenti esteri. Sono in aumento i fondi attivi, 420 in totale, anche per l’utilizzo come veicolo da parte dei soggetti esteri che operano nel mercato immobiliare Italiano>>. <<Le prospettive per il 2018 sono positive e in linea con l’anno precedente. Il cambiamento politico, al momento, non sembra aver modificato le strategie delle Sgr che, anzi, sono ottimistiche sul prossimo triennio e credono nella crescita del settore, con più fondi e una maggiore diversificazione di prodotti>>.
Sorgente: http://qneconomia.quotidiano.net/come-si-muove-il-mercato/